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Castello Ginori 2007. Il rinnovamento inizia con Chioccioli.

Castello Ginori 2007. Il rinnovamento inizia con Chioccioli.

Una storia che inizia nel 1400, una tenuta intatta da secoli, un castello incantato nella Val di Cecina. Sembrerebbe che il tempo si sia fermato nell’azienda Marchesi Ginori Lisci e invece è proprio il contrario. Nel 2007 la proprietà affida la vendemmia a Stefano Chioccioli, consulente enologo di fama internazionale, che prende in mano i 17 ettari di vigneti a prevalenza di vitigni bordolesi, e insieme a Ken Lenzi, giovane enologo dell’azienda, ri-disegnano il vino principe della casa. La linea guida, fortemente voluta dal produttore marchese Lionardo Ginori Lisci e dal nipote Luigi Malenchini, ad dell’azienda, è farne un’espressione autentica della terra cui appartiene, un rosso capace di tradurre nel bicchiere la personalità di un terroir dalle potenzialità ancora inesplorate.

Cuvée di 70% Merlot e 30% Cabernet Sauvignon di 2 diverse parcelle, il Castello Ginori 2007 è frutto di un’annata particolarmente equilibrata all’insegna del sole e della perfetta maturazione. Le uve passano la selezione di due tavoli di cernita, scivolano nella cantina sottostante, dove vinificano in tini da 50 hl di legno grazie a lieviti naturali. A seguire il vino matura in barrique di rovere per 16/18 mesi.

“Castello Ginori 2007 è l’ambasciatore di un nuovo corso all’insegna del territorio e se quest’anno la sua denominazione è ancora IGT Toscana, la nostra volontà e inserirlo come gli altri vini della gamma, nella DOC di Montescudaio nel cui valore e sviluppo crediamo fermamente”, spiega Luigi Malenchini. La fiducia nel futuro del resto è uno dei segni forti nel pensiero di questa azienda che ha scelto di affiancare alla coltivazione di viti quella di Kw. Il progetto si chiama Coltivare Energia e le basi per la sua realizzazione sono state poste proprio nel 2007. Oggi produciamo circa 50.000 bottiglie di vino e 5.6 milioni di Kw di energia pulita grazie al procedimento del biogas, cioè attraverso la macerazione di cereali minori e resti della lavorazione della vigna e della produzione del vino. Il nostro obiettivo è essere un’impresa agricola contemporanea e propositiva, vogliamo superare il concetto di qualità fine a se stessa e dimostrare che un nuovo equilibrio è possibile, e senza rinunciare alla crescita” .

Castello Ginori 2007 lo racconta a modo suo, nel bicchiere.

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