Goloso e Curioso
SPECIALI USABOUND: INTERVISTA AD ALESSIO GIANNUZZI, CHEF APPLE A CUPERTINO, CALIFORNIA

SPECIALI USABOUND: INTERVISTA AD ALESSIO GIANNUZZI, CHEF APPLE A CUPERTINO, CALIFORNIA

Usabound ha intervistato in esclusiva per Goloso e Curioso Alessio Giannuzzi, chef italiano della sede Apple a Cupertino, California.


Nato e cresciuto a Santomato, frazione di Pistoia, Alessio si è diplomato all'Istituto Alberghiero "F. Martini" a Montecatini Terme e subito dopo ha aperto una pizzeria.

- Quando si è trasferito negli Stati Uniti e perché?

Sono venuto negli USA nel 1984, 2 anni dopo aver aperto la Pizzeria "Alessio" a Forte dei Marmi ed aver conosciuto Oliviero Comparini (proprietario del famoso locale Oliviero a Ronchi). Lui viveva a Carmel, Northern California, 6 mesi all'anno e sei mesi a Ronchi (Massa) e gli chiesi se conosceva qualcuno in California per fare un Tirocinio. Mi mise in contatto con il proprietario del Ristorante "Raffaello"  situato a Carmel e, all'età di soli 19 anni, arrivai in California.

Ci racconti le tappe fondamentali della sua carriera, dov'è nata la sua passione per la cucina, quanto ha influito la tradizione italiana nel suo lavoro, come è arrivato a ricoprire questa importante posizione

La mia passione per la cucina è nata quando, ancora ragazzo, nella fattoria di mio Zio Sergio, allora contadino, 
si facevano le cene e i pranzi di vendemmia, del trebbiato, della preparazione del maiale durante le feste natalizie, (l'altro mio zio e' un norcino), con la preparazione dei prosciutti, salsicce, pancette e migliacci vari. Con mia nonna in cucina con una stufa a carbone e un forno a legna, si facevano i sughi e il pane per la famiglia per tutta la settimana. Questo mi ha portato a imparare a gustare i nostri cibi casalinghi in un primo tempo e in un secondo a far conoscere all'estero i veri sapori della nostra cucina importando prodotti nazionali e non adeguandosi semplicemente ai prodotti locali.

 - Come si è evoluto il concetto di food nella ristorazione aziendale?

Alla Apple tutto è cominciato con Steve Jobs, quando ha ripreso in mano l'azienda quasi fallimentare, e la prima cosa che ha cambiato è stata appunto la mensa degli impiegati. Lui era molto convinto che se una persona mangia sano e salutare riesce a creare e a lavorare meglio. Oggi, dopo oltre 15 anni dal cambiamento, offriamo al Main Campus di Cupertino 18 stazioni con cibi di differenti eticità, abbiamo 2 forni a legna per la pizza, una griglia a carbone, una stazione tempura Giapponese, oyster bar, sushi, indiano con tandoori oven, vegetariano, pacific fusion, Udon (zuppa giapponese) messicano, panini, sandwich, insalate varie etc... Cerchiamo sempre di usare cibo organico-biologico proveniente dai mercati locali. Praticamente si mangia meglio che in un ristorante a 5 stelle! 

- Come è strutturato il suo staff?  

Nella mensa al Main Campus vengono serviti circa 5000 dipendenti a pranzo. Siamo aperti per colazione e anche per la cena. Il nostro catering è interno, in sede, quindi per tutti i meeting giornalieri, sia per colazione o pranzo o spuntini vari tutto viene fatto dal nostro reparto. In Cucina lavorano circa 100 cuochi, di qui 25 sono capi stazione, poi ci sono 5 sous chef e uno executive chef.                                                                                                                                                        
 - Segue o tiene corsi di aggiornamento per altri chef?                 
 
Agli Chef è consentito scegliere liberamente il menù del giorno, ad esempio, se un reparto vuole fare l' aragosta o il granchio non ci sono problemi. Per questo vengono assunti chef specifici per il reparto che devono mandare avanti. Gli aggiornamenti vengono fatti sulla sanitarizzazione, sull'HACCP, e sullo sviluppo di cuochi di partita che non hanno esperienza nel campo.
                            
Quali consigli potrebbe dare agli chef della ristorazione aziendale italiana?  

In Italia la ristorazione aziendale sta facendo già un buon lavoro. Dovrebbero continuare ad usufruire di prodotti genuini e di buon gusto. L' italiano generalmente sa come mangiare e come stare lontano da cibi molto grassi. Quindi l'unico consiglio che posso dare e' quello di continuare a usare i nostri cibi preferibilmente coltivati e allevati senza prodotti chimici.       

 - Rimarrà negli Stati Uniti o pensa di tornare in Italia prossimamente?   

Sono tornato in Italia nel 2009 per rinnovare l'agriturismo della mia famiglia in Toscana a Montale, ma, dopo numerosi tentativi per rimettere a norma la cucina e l'azienda con le normative vigenti, ho incontrato enormi difficoltà con la prassi da seguire col comune e con la USL e, dopo due anni ho ricevuto l'offerta dalla Apple e sono tornato negli Stati Uniti dove penso di rimanere.

- Nella sua esperienza quali sono i valori fondamentali da tenere sempre presente in cucina?             

1. Professionalita' prima di tutto. Oggigiorno ci sono molte persone che non si fanno scrupoli a usare cibi inferiori o alterati per arrivare a mantenere i costi di gestione.

2. Entusiasmo nel lavoro, perché le ricette si creano con l'anima!

3. Passione, perché è un lavoro faticoso, sia per controllare i dipendenti, sia nel parlare con i venditori e soprattutto per accontentare i clienti. 

 - Parlando di ingredienti e prodotti, quanto conta l'utilizzo di prodotti del proprio territorio oggi?         

Moltissimo! Una volta i prodotti erano solamente territoriali, mentre oggi con la globalizzazione troviamo tutto proveniente da diverse parti del mondo. Purtroppo però si trovano cibi costosi senza sapore perché colti verdi e fatti maturare in celle frigorifero, senza pensare alla perdita della cognizione delle stagioni, che una volta invece era un rito rispettare. Inoltre, con la multitutine di ricette on-line e miriadi di libri di cucina, la nuova generazione quando sceglie di preparare un pasto non pensa se gli ingredienti sono in stagione o del territorio, basta solo andare al supermercato e comprarlo, se non fresco anche surgelato. Una volta si andava al mercato e si comprava quello che la stagione offriva e si facevano ricette improvvisate e molto saporite! Bisognerebbe recuperare ogni tanto questa bella vecchia abitudine!


Tutti gli articoli >

dianadaros
Speciali usabound: intervista ad alessio giannuzzi, chef apple a cupertino, california

dianadaros

dianadaros

Diana Da Ros
USABOUND
Media & Events Manager Europe
phone: +39 045 8303210 ext 22
e-mail: info@diandaros.com 
www.usabound.com

Editore

Editore del Goloso & Curioso è la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»