VENDITA ONLINE DI AMARONE
E DEI MIGLIORI VINI ITALIANI
ACQUISTA ONLINE
I tre premi messi in palio al Palariso
di Isola della Scala (Vr) per il concorso gastronomico dedicato agli istituti
alberghieri del nord Italia, andranno nelle bacheche delle scuole di tre
diverse città: Verona, Feltre e Torino. Valeria Menegazzi, dello scaligero
“Stimmatini” , si è aggiudicata il riconoscimento per il miglior primo
proposto: zuppa di patate e porro con timballo di riso vialone nano, pancetta,
fagioli Lamon e trippa di baccalà. Il secondo piatto più apprezzato dalla
giuria è stato quello presentato da Christian Dimaculangan del “Giovanni
Giolitti” di Torino: nocette di agnello impanate ai grissini e sale affumicato
con porcini e zucca, fonduta di taleggio e chips di topinambur. Ciascuno dei 7
istituti partecipanti - provenienti da 4 diverse regioni - aveva in gara 2 studenti: uno impegnato a
preparare la prima portata (con riso nano Vialone Veronese I.G.P.) e l’altro ai
fornelli per il secondo piatto (con carne italiana). La scuola che, grazie ai
suoi giovani chef, ha totalizzato la somma maggiore di punti e ha vinto quindi
il premio dedicato agli istituti è stata l’Enaip di Feltre rappresentata da
Emel Idrizi e Cristina Dall’Agnol. La giuria era formata da Antonio Gioco,
ristorante 12 Apostoli di Verona; Morello Pecchioli, giornalista e direttore
del portale “Goloso e Curioso”; Costanzo Compri, consigliere dell’associazione
dei macellai veronesi; Leonello Valbusa, vicepresidente associazione cuochi
scaligeri; Fabrizio Perina, chef della trattoria da Livio. Il concorso di quest’anno ha in buona
parte confermato le scuole vincitrici dell’edizione 2011 quando infatti il
primo premio, a pari merito, era andato agli studenti degli istituti Enaip
Veneto di Feltre e Stimmatini di Verona. La
sfida per giovani chef è inserita nel programma degli eventi della XII
edizione della Fiera del Bollito con la Pearà, che terminerà il 25 novembre a
Isola della Scala.
Giornalista professionista collaboro con diverse riviste di enogastronomia. Curioso per nascita sono diventato goloso per professione (e piacere). Arrivato a 115,5 kg. e con la glicemia sempre più prepotente, ho deciso di arrivare al mio secondo peso forma: 97 kg (il primo, irrangiungibile, era 85). Sono sulla buona strada: 106,4 senza tremendi sacrifici ma camminando un'ora al giorno e pedalando per un'altra. Ho scritto senza infamia e senza lode qualche libro di vino, di viaggi e di storia. Non ve ne dico i titoli tanto so che non vi interessano. Scrivo, per prendere in giro me stesso e gli amici, necrologi e parodie poetiche.