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Formàdi Frant: che leccornia!

Formàdi Frant: che leccornia!

Formàdi frànt: che leccornia!

Non è granchè conosciuto al di fuori del Friuli, essendo nato per consumo famigliare, ma è consiglio vivo a tutti coloro che idolatrano il caseus - come chi scrive - cercare, assaggiare, gustare estaticamente il "formàdi frant", un impasto di formaggi sminuzzati del tipo latteria, di varia stagionatura, sale, pepe, panna e latte, tipico della Carnia, la parte montana della provincia udinese. Di colore giallo scuro e gusto intenso, può essere aromatizzato ulteriormente con erbe o peperoncino; la consistenza è pastosa, lasciato fuori dal frigo ad ammorbidire diviene quasi spalmabile.

Il frànt nasce dall’amalgama di formaggi di 40 e 90/100 giorni di stagionatura e altri di oltre 7 mesi, frantumati  - in lingua friulana il suo nome significa appunto “formaggio franto” - e mescolati a mano, aggiungendo, come sopra, sale , pepe, latte e panna. A omogeneità raggiunta, il prodotto viene avvolto in tele e messo in stampo (fascere di legno o acciaio, ma in alcune zone si conserva in vetro) e stagionato per circa 40 giorni in cantina, ad una temperatura di 10-12 °C e un’umidità relativa del 70 %.

Si tratta evidentemente di un formaggio “di recupero”, preparato per non gettare piccoli avanzi di lavorazioni o scarti, oggi tutelato come presidio Slow food, «per far conoscere ed incentivare il mantenimento di questa produzione tradizionale così particolare, legandola all’utilizzo di soli formaggi a latte crudo e alla produzione di alpeggio dell’area carnica, puntando in questo modo a valorizzare il prodotto artigianale e a difenderlo dai tentativi di imitazione che utilizzano solo formaggi di bassa qualità e a base di latte pastorizzato spesso di provenienza non locale», come spiega il sito regionale www.slowfoodfvg.it .

Alessandra Moro

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Alessandra Moro

di radici friulane, è nata a Verona sotto il segno dei Pesci. Ha un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso.
Giornalista dell’ODG Veneto, lavora nel mondo della comunicazione stampa & tv; già collaboratrice per Corriere Veneto e per L'Arena - nelle pagine dedicate a cultura e spettacolo e al gusto - e per riviste di settore, ricopre da anni anche incarichi di ufficio stampa, ora insieme a Emma Sofia che, nata nel 2010, è diventata la più vicina, imprescindibile assistente.  
Appassionata lettrice ed appassionata cuoca, adora i formaggi (abbinati ai vini).

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